Quando decidi di fare sul serio con il tuo lavoro di fai da te e bricolage puoi prendere un decisione: integrare la falegnameria e le lavorazioni con il metallo con l’elettronica. Magari puoi creare automatismi, illuminazioni, impianti elettrici per aggiungere uno stereo a un tavolo. Però devi imparare a saldare e, prima ancora, scegliere lo stagno per operare.
Sembra facile, vero? in realtà chi conosce bene il lavoro sa che non è vero che un rocchetto vale l’altro. Quale scegliere? Dipende dal lavoro da svolgere e da tanti dettagli che è meglio affrontare con un minimo di attenzione. Anzi, concentriamoci proprio su questo argomento: come scegliere stagno per saldare con un vero professionista?
Perché si usa lo stagno per saldare
Quando si lavora su circuiti elettrici, cavi e schede (chi si diverte con Arduino conosce l’ambiente) c’è bisogno di saldare elementi e ricostruire ponti in modo stabile.
In questi casi si usa il saldatore per l’elettronica che riscalda lo stagno raccolto in matasse o gomitoli. Questo materiale gocciola sulla parte interessata e ricostruisce in modo solido il passaggio. Chiaramente un filo di stagno qualitativamente superiore darà maggior sicurezza alla saldatura e sarà anche più veloce, stabile e duratura.
Come scegliere stagno per saldare
In primo luogo bisogna partire da questo punto: il gomitolo di materiale che si usa per le saldature nell’elettronica non è stagno al 100% ma di solito si raggiunge il 60%.
Ma non sempre, alcuni prodotti riescono ad avere delle percentuali in stagno superiore come quello che vedi nell’immagine (ZSHX, filo di saldatura senza piombo di alta qualità) che garantisce un’alta percentuale di stagno con parti di rame e argento.
Il restante è solitamente piombo, anche se esistono delle soluzioni diverse che possono dare dei contributi importanti alla qualità finale della saldatura. Vale a dire?
Filo con argento o rame
Vero, queste sono di solito le percentuali e le proporzioni del filo per saldare: c’è un’ampia parte di stagno e poi una sezione minore di piombo. Ma è sempre così? Per le saldature che devono fondere il materiale di apporto a una temperatura minore si può puntare su un prodotto differente. Come scegliere stagno per saldare in questi casi?
Punta su un prodotto con argento o rame. Così puoi operare a 190 gradi senza perdere la capacità di trasmissione dell’energia elettrica (proprietà dei metalli appena citati).
Filo con flussante al centro
La prima distinzione che bisogna fare è quella tra filo semplice e con flussante al centro, un’anima di materiale composto chimico che prepara la saldatura e, soprattutto, la protegge da ciò che può rovinarla. Cosa fa il flussante all’interno dello stagno per saldare?
Favorisce la flussazione durante la saldatura, ovvero la distribuzione perfetta della lega sulla superficie da saldare, privandola e proteggendola dall’ossidazione
Saldamente.com
Come puoi ben capire è importante, in alcuni casi, avere questo prodotto è molto importante. Il flussante nel filo di stagno serve a pulire i pezzi dall’ossido e a far attaccare lo stagno nel momento in cui si opera. Nella maggior parte basta quello incluso nel filo.
In alcuni casi si usa, all’interno dei fili di stagno per saldatura, delle anime cave colofonia con cloruro di zinco come il già citato modello ZSHX. Qual è il motivo di questa scelta?
Una volta riscaldato questo elemento forma una zona sgrassata che respinge all’ossigeno atmosferico. Così il cloruro semplifica la saldatura pulendo le superfici.
Qual è il giusto diametro del filo?
In linea di massima non c’è grande preoccupazione su questo punto perché le confezioni che di solito si trovano in commercio sono pensate per un uso quotidiano. Nella norma.
Quindi 1 millimetro è la scelta media, se bisogna saldare elementi molto piccoli il diametro scende o sale per i lavori più importanti e grezzi. Di solito l’arco è compreso tra i 0,7 e 1,5 millimetri anche se esistono diametri ancora inferiori per le saldature minute.
Come deve essere la confezione?
Se non hai particolari esigenze puoi usare il classico rocchetto che è perfetto anche per le pistole saldatrici che chiamano il filo in automatico. Non usi questi strumenti?
Quindi puoi acquistare anche dispenser differenti, tipo a forma cilindrica, o direttamente delle bacchette di materiale da apporre durante la saldatura. In questo modo puoi sfruttare una posizione che consente di agevolare i lavori di precisione.
Meglio la pasta per saldare o il filo?
In realtà non esiste la risposta definitiva. La pasta per saldare svolge le stesse funzioni del filo di stagno ma può essere usata per schede madri o altri lavori del genere.
Non c’è differenza in termini di tenuta ma lo stagno è sempre preferito da chi ha già appreso la manualità con il cavo. Tu, ad esempio, quale filo preferisci?
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