Qual’è il compressore ad aria giusto per i nostri progetti fai da te?
Indubbiamente il compressore d’aria è una delle macchine più utili sia per i professionisti che per gli amanti del fai da te.
Il suo utilizzo permette infatti non solo di risparmiare tempo ma anche di ottenere risultati qualitativamente validi grazie al vasto numero di utensili pneumatici che possono esservi abbinati per verniciare, spruzzare, inchiodare, levigare e molto altro ancora e tutto in una frazione del tempo richiesto utilizzando attrezzi manuali. Inoltre, specialmente nell’ambito di attività pesanti o stressanti, è possibile preservare il proprio corpo da qualsiasi tipo di affaticamento.
Pertanto sono sempre più le persone che, per lavoro o per hobby, scelgono di abbandonare gli attrezzi manuali a favore di quelli pneumatici disponibili in una vasta e variegata gamma per soddisfare ogni necessità. Che si tratti di eseguire una riparazione dell’auto piuttosto che lavorare il legno o il metallo, l’aria compressa permette all’utilizzatore di ottenere un lavoro di elevata qualità e senza sforzi.
Prima di scegliere un compressore d’aria, è indispensabile porsi alcune domande sul tipo di utilizzo che se ne intende fare e, in particolare, quanta energia richiederanno le lavorazioni che andremo ad eseguire. In base alle proprie esigenze di lavoro occorrerà valutare anche il tipo e le caratteristiche degli utensili pneumatici che verranno poi abbinati al compressore scegliendo i modelli più adatti.
Eccovi quindi una piccola guida relativa alle caratteristiche che dovreste controllare per una scelta oculata del vostro compressore.
Caratteristiche di un compressore
Capacità del serbatoio
Il serbatoio svolge la fondamentale funzione di regolare costantemente la pressione dell’aria compressa generata, in tal modo permette di far fronte ai picchi di consumo che superano la portata del compressore. I compressori con serbatoi da 24 e 50 litri sono quelli più idonei sia per un uso domestico che semiprofessionale in quanto ad una buona qualità uniscono prezzi molto abbordabili.
Tipo di trasmissione
In ambito fai-da-te i compressori più diffusi sono quelli che usano la trasmissione diretta che a sua volta si suddivide in due sottocategorie: lubrificati e senza olio (oil-free). I primi hanno bisogno della lubrificazione per permettere alle parti di muoversi infatti, senza olio, il pistone si consumerebbe velocemente. Oltre a liberarci della preoccupazione di controllare il livello dell’olio, questi compressori producono un’aria compressa assolutamente priva di fluidi e quindi idonea ad essere impiegata in ambiti specifici in cui è importante evitare inquinamenti come ad esempio ospedali, laboratori ecc… I compressori oil-free di solito sono macchine più leggere e compatte.
Il secondo tipo di trasmissione è quello a cinghia. A differenza dei modelli a trazione diretta, i motori di questi compressori girano a velocità molto più bassa garantendo una minore rumorosità, una ridotta usura delle parti meccaniche, un riscaldamento minore ed in generale un maggior rendimento.
HP, PSI, CFM
La potenza di un compressore d’aria viene indicata con la sigla HP. Nella fascia di mercato del fai-da-te/semiprofessionale sono disponibili modelli con range di potenza compreso tra 1,5 e 6 HP.
Compressori con valori di potenza più elevati sono riservati agli utilizzi industriali. E’ importante notare che anche se il numero di HP rappresenta un indicatore importante per classificare un compressore d’aria, non dovreste limitarvi ad esso rivolgendo l’attenzione anche ad altri parametri come PSI e CFM: è pertanto indispensabile comprendere il significato di questi termini.
Sicuramente il PSI è il termine più comune che si usa quando si parla di compressori d’aria, in sostanza esso indica le libbre per pollice quadrato che la macchina è in grado di produrre, ossia il massimo valore di pressione che riesce a generare: più elevato sarà il valore PSI e più potente sarà il getto d’aria.
Avere un’idea di quanti PSI avremo bisogno per i nostri lavori è abbastanza facile in quanto non dovremo fare altro che controllare i valori di PSI richiesti dagli utensili che andremo ad abbinare al nostro compressore. La maggior parte di questi attrezzi riporta in targa il valore di PSI minimo necessario per funzionare correttamente. Se prevedete di utilizzare più attrezzi, individuate quello che richiede più PSI e fate riferimento ad esso.
Inoltre, al fine di non perdere di vista il problema dell’efficienza energetica, è importante non esagerare con il valore di PSI in quanto, se la vostra scelta cadrà su un compressore capace di generare una pressione molto più potente di quella di cui necessitate, non farete altro che sprecare energia.
Per quanto concerne il CFM il discorso è leggermente più complicato. Prima di tutto chiariamo che questa abbreviazione (acronimo di piedi cubi al minuto) è l’unità di misura della velocità del flusso d’aria dal compressore. Oltre al valore del già visto PSI, quasi tutti gli attrezzi pneumatici moderni riportano in targa anche il valore di CFM di cui hanno bisogno per lavorare al meglio. Essendo i valori di PSI e CFM correlati li troverete spesso indicati insieme, per esempio 6 CFM a 100 PSI. Scegliere un compressore con il giusto CFM è fondamentale specialmente se avete in programma di usare più attrezzi contemporaneamente. In questo caso il compressore dovrà essere in grado di soddisfare le richieste di CFM dei diversi utensili ossia della loro somma.
Conclusioni
Qualunque sarà il modello di compressore che sceglierete, il mio consiglio è di indirizzare la vostra scelta verso prodotti nazionali e di marchi noti.
In questo settore troviamo diverse aziende in grado non solo di offrire prodotti con un ottimo rapporto qualità/prezzo ma anche di assicurare assistenza e parti di ricambio che difficilmente potreste trovare con prodotti provenienti da ogni parte del mondo.
State in guardia quindi da chi vi offre marche sconosciute a prezzi bassissimi ma sicuramente privi di un’adeguata assistenza, ricordate che il compressore è una macchina che non si cambia spesso e quindi deve essere in grado di funzionare bene per tanti anni.
Personalmente ho scelto un compressore ABAC che, oltre ad offrire una qualità ottima, garantisce una pronta reperibilità dei ricambi necessari in caso di guasti.
Ho utilizzato il mio compressore ad aria ad esempio per realizzare il progetto del piegatubi che puoi anche vedere in questo video.
La gamma dei modelli prodotti parte dal piccolissimo Abac Comby fino ai classici modelli da 100 e 200 litri di cui si possono trovare le varie schede tecniche cliccando qui.