La resina epossidica per il legno rappresenta un punto di riferimento per chi vuole ottenere un buon risultato in termini estetici e funzionali, soprattutto quando si affrontano superfici particolarmente porose. E si vuole trattare il legno in modi differenti. Perché questo è uno dei vantaggi sostanziali del materiale in questione: la versatilità.
Puoi usare la resina epossidica per il legno in modi differenti, sia per ricoprire la superfici che per riempire gli spazi e modellare la struttura in modo da dare spazio alla creatività. Allora, vuoi scoprire qualche dettaglio in più sulla migliore resina per il legno.
Cos’è la resina epossidica per legno
Si tratta di un materiale bicomponente che, una volta unito, tende a indurire rapidamente. A differenza delle altre resine poliestere e poliuretaniche, quando polimerizza non cambia di volume. D’altro canto alcune qualità si induriscono in modo da permettere una lavorazione completa. In sintesi, puoi anche tagliare e molare o lucidare.
Tra le caratteristiche fondamentali della resina epossidica per il legno c’è anche una grande resistenza a graffi e urti, frizioni, buona capacità di resistere al sole e all’ingiallimento se a contatto con i raggi UV. Anche se non sempre il risultato è garantito.
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Le caratteristiche del prodotto
Cosa devi sapere per usare e scegliere la resina epossidica per il legno? Semplice, in primo luogo devi sapere che è un ottimo prodotto se cerchi resistenza agli urti e ai graffi.
La resina ha buona resistenza ai prodotti acidi e alle abrasioni, ma bisogna considerare che non restringe dopo l’essiccazione e non presenta fessure se la preparazione della base è stata fatta a regola d’arte. D’altro canto ci sono dei problemi da registrare: può riportare dei problemi estetici se esposta troppo alla luce del sole o agli acidi. Inoltre può portare conseguenze allergiche a contatto con la pelle quando si trova allo stato liquido.
Una caratteristica che può essere pregio e difetto: la sua resistenza rende la resina difficile da togliere con metodi meccanici. Quindi bisogna prima riportarla a stato liquido per poi eliminarla raschiando il prodotto. D’altro canto questa caratteristica dà una nuova capacità al legno che viene coperto con la resina epossidica: l’impermeabilità.
Il trattamento in questione, infatti, consente di preservare le fibre dagli agenti atmosferici. Spesso la resina viene utilizzata anche per ricoprire legni molto utilizzati come quelli delle cucine o a contatto con l’acqua di mare come i pezzi delle barche.
Quali tipi di resina per il legno?
La prima distinzione, la più importante, è quella tra resina per stendere strati di rivestimento e la soluzione per riempire o addirittura sigillare. Nel primo caso parliamo di un prodotto a bassa viscosità, molto fluido e che si indurisce dopo un tempo superiore (12/24 ore). Questa soluzione può essere stesa sul legno, non solo versata nelle insenature.
L’obiettivo è quello di creare uno strato protettivo e trasparente, capace di resistere ai raggi UV senza ingiallire. La seconda resina è quella ad alta viscosità e permette di solidificarsi riempiendo spazi vuoti. La caratteristica fondamentale di questa condizione: puoi modellarla come preferisci, rettificarla e usarla anche per rivestire pavimenti.
Ovviamente le indicazioni su cosa puoi fare con una resina epossidica per legno dipendono dai singoli prodotti, ma è utile prendere contatto con questa prima differenza: la resina più o meno viscosa può essere usata per attività e lavori differenti.
Per chi è alle prime armi conviene acquistare kit di resina per il legno dedicati ai principianti: queste soluzioni contengono la resina, l’indurente, i misurini e i guanti necessari per evitare il contatto con la pelle. Sono prodotti poco o per niente tossici in modo da semplificare l’attività e ridurre i rischi quando si inizia a usare questi prodotti.
Posso colorare la resina?
Questo è un aspetto molto importante: la resina epossidica per il legno è incolore. Viene venduta con l’indurente ma si può acquistare a parte un colorante da utilizzare in contemporanea per dare all’oggetto un effetto cromatico particolare.
In alcuni casi i kit che si acquistano possono contenere anche paillette glitterate e polvere decorativa da aggiungere nella miscela per ottenere effetti particolari.
Come usare la resina per il legno
Una delle attività più diffuse tra gli utilizzatori di resina epossidica per il legno: coprire un tavolo di legno e inserire delle aree colorate in resina riempiendo delle zone vuote o spaccate. In sintesi, puoi creare degli inserti in resina per dare carattere a un tavolo.
Uno degli esempi tipici è stato pubblicato da Makers At Work che ha usato un pezzo di legno grezzo e tagliato in mezzo per inserire una colata di resina. Ecco il tutorial.
Come puoi ben vedere ci sono una serie di dettagli interessanti che rendono la resina epossidica perfetta per dare spazio alla creatività con un occhio di riguardo alla funzionalità. Perché questa resina riesce a unire buoni risultati in termini di funzionalità e resistenza. Senza perdere di vista la possibilità di personalizzare anche il colore.