Quale colla utilizzare nei nostri progetti fai da te?

Quale colla per legno utilizzo nei progetti fai da te?

In questo tutorial vi spiegherò le differenze tra i vari tipi di colla e come utilizzarle.

Parleremo specificatamente dei seguenti tipi: vinilica D2, vinilica D3, poliuretanica, epossidica, neoprenica e acetovinilica.

Naturalmente non è l’elenco di tutte le colle esistenti ma di quelle più comuni da utilizzare nei nostri progetti in legno o altro materiale.

Colla vinilica D2

Vinilica D2

Partiamo dalla prima che è la più comune e la più utilizzata soprattutto quando si tratta di incollare il legno, stiamo parlando della colla vinilica D2.

Presente in quasi tutte le case questa colla dai mille impieghi è particolarmente indicata per gli incollaggi di manufatti posti all’interno o comunque al riparo dalle intemperie.

Può essere impiegata per riparare una sedia, per incollare dei pezzi di legno che rimangono all’interno della casa o comunque in ambienti asciutti.

Anche se il tempo di asciugatura è di circa 25-30 minuti io vi consiglio di lasciarla asciugare per molto più tempo.

L’applicazione di questa colla è tra le più semplici e quindi veramente alla portata di tutti: basta stenderla prima su uno dei pezzi da incollare e poi sull’altro, quindi si fanno aderire le due parti sottoponendole ad una pressione, magari bloccandole con un morsetto.

Una delle caratteristiche più interessanti di questa colla è rappresentata dal fatto che, non essendo immediato l’incollaggio, è possibile aggiustare la posizione dei pezzi da unire.

Naturalmente però, una volta che il morsetto è stato serrato, lasciatela lavorare per almeno 30 minuti.

La colla vinilica è ottima anche per unire multi strati e legni massicci, per incollare dei pezzi di legno che rimangono all’interno della casa o comunque in ambienti asciutti.

Colla vinilica D3

Simile per aspetto alla D2, la colla vinilica D3 trova impiego negli incollaggi di parti in ambienti interni o esterni ma comunque non a contatto diretto con elementi atmosferici violenti come pioggia e vento.

Tra le sue caratteristiche spicca la resistenza alle muffe.

L’applicazione e le tempistiche di incollaggio sono simili a quelli della D2 e il suo utilizzo prevede il legno massello ed il multistrato.

Questa è una colla con un’ottimo rapporto qualità / prezzo.

Colla vinilica D4

La colla vinilica D4 trova impiego nell’incollaggio a freddo di finestre, porte o comunque accessori che poi andranno a diretto contatto con le intemperie, quindi se per esempio dovete realizzare una panca da esterno utilizzate tranquillamente la colla D4.

Questa colla condivide alcune caratteristiche con la D3, per esempio può essere utilizzata su legno di multistrato oppure massello con le stesse tempistiche di incollaggio.

Colla poliuretanica

Colla poliuretanica

Se vogliamo essere sicuri al 100% di realizzare un incollaggio perfetto su manufatti posti all’esterno è consigliabile rivolgere la nostra scelta verso la colla poliuretanica.

Vi confesso che ho sempre detestato questo tipo di colla perché mi è capitato di realizzare qualche manufatto insieme a mio papà in passato e quando la utilizzavamo, lui che non era assolutamente ordinato, faceva cadere spesso qualche goccia ed io puntualmente finivo per toccarle rimanendo con le mani macchiate per almeno una settimana…

Quando utilizzate questa colla vi consiglio di utilizzare i guanti ma soprattutto siate cauti innanzitutto con la quantità che andrete ad impiegare.

E’ una colla che reagisce con l’umidità, quindi una volta che ne assorbe un po’ reagisce in modo aggressivo espandendo il proprio volume.

Questo comportamento presenta pro e un contro:

  • il pro è rappresentato dal fatto che agendo più velocemente di una colla vinilica si asciuga prima
  • il contro è che nella fase di espansione può spostare i pezzi da incollare.

Dunque, per evitare problemi usatene piccole quantità negli incollaggi e comunque cercate di spalmarla bene in modo che non abbia la possibilità di espandere troppo fuoriuscendo dalla zona di incollaggio e sporcando il manufatto ed anche le mani.

La colla poliuretanica può essere utilizzata all’esterno su finestre, costruzioni in legno lamellare, bozze di portoni esterne, incollaggio di cornici in alluminio, pavimenti di caravan, incollaggio di materiali legnosi con metallo materie plastiche e gomma.

Da questo si evince che si tratta di una colla abbastanza flessibile e di conseguenza vi consiglio di averne una bottiglia a portata di mano ma non dimenticate di chiuderla sempre se volete evitare che degradi.

Se non ne prevedete un grande utilizzo vi consiglio di acquistarne una piccola quantità perché se la utilizzate e poi dimenticate di richiuderla per bene, con l’umidità inizierà a degradarsi e di conseguenza dovrete buttarla via.

Colla epossidica

Passiamo ora ad una colla che ho voluto inserire in questo tutorial perché ne conosco le caratteristiche ed i campi di applicazione anche se, e non ho problemi ad ammetterlo, non ho quasi mai utilizzato.

Per questo motivo ho ritenuto utile chiedere qualche consiglio ad un mio amico che le ha utilizzate più di me.

Mi ha confermato che ne esistono diversi tipi: quelle destinate ad incollaggi particolari come ad esempio di metalli oppure quelle indicate per l’incollaggio di ceramica o ceramica con altro oppure plastiche.

Nella mia ricerca ho appreso che il tempo di essiccazione è abbastanza lungo variando da 40 minuti ad 1 ora, quindi tenetene conto a secondo delle circostanze in cui ne prevedete l’impiego.

La colla epossidica non teme l’acqua ed è particolarmente indicata per incollare legni e metalli assieme, inoltre è ottima anche per le materie plastiche.

Considerando le dimensioni ridotte delle confezioni direi che tenerne un tubetto in laboratorio non fa mai male.

In linea di massima vi consiglio di approvvigionarvi di una D2, una epossidica, una poliuretanica solo nei casi in cui pensate di averne realmente la necessità, e una neoprenica che vado ad illustrarvi nel prossimo paragrafo.

Colla neoprenica

Colla Neoprenica

Ho utilizzato spesso questa colla su alcuni miei progetti, come ad esempio nel banco fresa, per incollare il laminato al materiale di supporto.

E’ una colla che agisce in modo diverso da tutte le altre perché, una volta applicata su entrambe le superfici, va lasciata “asciugare” fino a quando non perde il suo aspetto appiccicoso.

Io ricordo che quando la utilizzavo al lavoro andavo a toccarla con le dita e, quando avvertivo che non appiccicava più, ero certo che era pronta per incollare le due superfici.

Il tempo di asciugatura varia tra 40 minuti e un’ora ma vi assicuro che, utilizzando la procedura che vi ho appena descritto, quando unirete le due superfici sarà sufficiente fare una leggera pressione e difficilmente potrete staccare i pezzi a meno che non li rompiate…

E’ ottima per incollare legni, metalli, pelli, plastiche e soprattutto gomme.

Personalmente l’ho utilizzata anche per la carta vetro nel progetto di pressori per il banco fresa per avere maggiore grip.

Per tale scopo non ricordo più chi mi ha fornito la geniale idea di impiegare un vecchio modello di tappetino del mouse al posto della carta vetro, non appena ne troverò uno provvederò alla sostituzione utilizzando questo tipo di colla.

Colla acetovinilica

Terminiamo la nostra carrellata sulle colle andando a scoprirne un tipo che non conoscevo: la colla acetovinilica.

Mi sono informato sulle sue caratteristiche scoprendo che essa viene utilizzata nell’incollaggio di parti ornamentali o cornici su verniciati lucidi, inoltre va benissimo anche su vetri e plastiche.

Ha però bisogno di alcuni accorgimenti infatti è indispensabile pulire bene e sgrassare le superfici da incollare altrimenti si rischia di compromettere la qualità dell’incollaggio.

Voglio fare un test per incollare della formica dietro ad un vetro utilizzando questa colla e verificare se si nota il segno dell’incollaggio.

Ricordo che un esperimento analogo condotto anni fa utilizzando dell’Attack evidenziò la presenza della colla in trasparenza.

Anche l’acetovinilica richiede un tempo di asciugatura che varia tra i 40 e 1 ora ma l’incollaggio definitivo si ottiene dopo 24 o 48 ore quindi non abbiate fretta con questa colla.

Il PDF Guida alle colle

La panoramica sulle colle si conclude qui ma prima di salutarvi vi lascio un piccolo gadget che potete scaricare cliccando qui: si tratta di un file PDF in cui ho raccolto in una chiara tabella tutte le caratteristiche delle colle più usate nei nostri progetti. Vi potrà tornare utile quando dovete fare qualche incollaggio particolare pertanto vi consiglio di attaccarla in un angolo libero del vostro laboratorio, semmai ne avete ancora uno libero…

pdf-colle

Quale colla per legno utilizzare?

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5 Comments

  1. Mario51

    Utilissimo e spiegata bene

  2. Gianni

    Grazie Mattley, informazioni utilissime come sempre!! Per quanto mi riguarda conosco bene la D2, l’acetovinilica, e la neoprenica. Quindi ho apprezzato molto ampliare le mie conoscenze tecniche sulle altre.
    Buon week end.

  3. Giuseppe

    Ottimo articolo!
    Per il plexiglass cosa consigli?

    1. Agostino

      Attenzione a non confonderlo col il policarbonato, direi assolutamente epossidica.

  4. Paolo

    Come mai non hai citato le alifatiche?

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