Impiallacciatura, cos’è e a cosa serve

Perché è così importante affrontare il tema dell’impiallacciatura? Semplice, attraverso quest’operazione così famosa nel mondo della falegnameria puoi dare nuova vita anche ai legni meno pregiati. Così da portare a termine operazioni di restauro e recupero.

I mobili impiallacciati possono ritrovare un ruolo all’interno della tua casa se riesci a ottenere una buona lavorazione, ma è chiaro che la nobile arte che stiamo affrontando non può essere limitata. Iniziamo con una definizione e cerchiamo di capire poi cos’è e come si fa un’opera di impiallacciatura. Seguendo, poi, le regole della falegnameria.

Cos’è l’impiallacciatura, definizione

Con questo termine s”intende un’operazione che permette di rivestire una base di bassa caratura con un foglio (noto anche come tranciato) di legno nobile e ricercato.

Si tratta di un’attività che prende origine dal Rinascimento e che è stata perfezionata prima grazie all’esperienza degli artigiani, poi attraverso le tecniche e i materiali moderni.

Impiallacciatura
Tecnica per impiallacciare.

Che però non hanno perso di vista il principio base: grazie all’impiallacciatura non rivestiamo un mobile con materiali che imitano il legno, sia laminati che nobilitati. L’impiallacciatura si effettua con un rivestimento qualitativamente superiore.

Da leggere: come effettuare la sverniciatura del legno

Perché si fa quest’operazione?

La scelta di usare i piallacci (fogli di legno con valore estetico) si presenta nel momento in cui vuoi rivestire una base che è qualitativamente valida ma non propone un’estetica utile al tuo scopo. In alcuni casi puoi ritrovarti a restaurare un mobile o migliorare le sue linee.

E ti rendi conto che ha delle proprietà meccaniche degne di nota. Ma il tipo di legno non soddisfa il tuo gusto. In questo casi si può procedere con l’impiallacciatura che, in base alla circostanza, può prevedere un unico foglio o più soluzioni differenti.

Questo perché la tecnica di impiallacciatura può essere fatta in modo differente, con forme e soluzioni diverse in base alla necessità e all’esigenza del lavoro.

Laminato o impiallacciato?

Spesso si tende a confondere queste operazioni che hanno, come base di partenza, la possibilità di coprire una base di legno con dei fogli di materiale.

Impiallacciatura
Vari fogli per l’impiallacciatura presi da Wikipedia.

Solo che l’impiallacciatura (o lastronatura) ha come base l’uso di fogli sottilissimi di legno pregiato che raggiungono anche i decimi di millimetro e possono essere applicati su superfici curve o componendo dei disegni che variano come forma o cromatismi.

Il laminato, invece, è molto differente perché consiste in un’operazione industriale in cui si posizionano dei fogli di carta con materiale termoindurente su un derivato del legno.

Tipo di tranciato per Impiallacciatura

Per capire l’impiallacciatura bisogna approfondire la tranciatura. Vale a dire l’arte di creare dei fogli sottili e utili per impiallacciare mobili o altre strutture. Il tipo di tranciatura può variare in primo luogo rispetto al materiale usato e al legno:

  • Palissandro.
  • Rovere.
  • Ebano.
  • Olmo.
  • Rovere.
  • Noce.

Insomma, dipende molto dalle qualità richieste e dal gusto personale. Oggi in vendita – anche al dettaglio – trovi tranciati di legno per impiallacciatura di qualsiasi materiale.

Grade attenzione è posta alla sagomatura: tagliando il tronco con una sezione parallela si ottiene un tracciato fiammato, proponendo una linea perpendicolare (quindi tagliando il tronco in 4 parti uguali) il disegno sarà semi-fiammato.

Allontanandoci come sezione effettuata dal centro del tronco, invece, avremo tracciati rigati. Tutto questo serve a scegliere come gestire l’estetica dell’impiallacciato.

Come impiallacciare il legno?

Prendiamo come riferimento il video tutorial di Makers At Work con Giuseppe Conte. In primo luogo dobbiamo scegliere la tecnica per incollare le doghe, ad esempio con la colla:

  • Vinilica.
  • A contatto.

La prima deve attendere e ha bisogno di una pressatura importante a freddo o a caldo, mentre con la soluzione a contatto bastano 15 minuti per avere una presa certa.

Fatta questa premessa iniziamo ad accoppiare i fogli in modo da organizzare il disegno: seguendo il tutorial puoi vedere come mantenere la trama del legno.

Poi bisogna passare la colla su base e foglio da aggiungere facendo attenzione a non lasciare bolle d’aria: questo risultato si ottiene usando un pezzo di legno come sponda.

Il rifilatore elettrico può aiutarti a eliminare eccessi di materiale e la levigatrice – con carta leggera – aiuta a chiudere le giunture e a far sembrare tutto un unico blocco.

Se vuoi saperne di più sulla lavorazione del legno e approfondire in modo serio questa ed altre tecniche della falegnameria ti consiglio i percorsi della Makers Academy dove potrai trovare un insegnante esperto e preparato e programmi didattici strutturati appositamente per farti crescere in modo graduale, ma rapido e concreto.

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