Questo è uno dei punti essenziali per portare a termine i tuoi lavori di falegnameria: unire due pezzi di legno con le viti. Stiamo parlando della base, del punto di partenza per chi vuole lavorare in modo concreto e strutturato con il mondo della falegnameria.
Chiaro, ci possono essere metodi differenti per combinare due forme, ad esempio puoi creare degli incastri di legno a coda di rondine o con pioli e lamelle. Però è impossibile da ignorare il fatto che i perni di metallo possono offrire la massima resistenza possibile. Quindi, come unire due pezzi di legno con le viti specifiche per questo lavoro?
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Scegli le viti giuste per il legno
Questo è il primo passo da affrontare per un lavoro degno di nota e unire due pezzi di legno con questo strumento: devi scegliere una vite per il legno. Vale a dire un perno pensato per questo lavoro: deve avere una punta adeguata per forare e una filettatura a passo ampio ben affilata per scavare nel legno e filettare automaticamente il profilo.
Se vuoi unire due assi o tavole con una vite assicurati che siano queste le caratteristiche, altrimenti rischi di fallire prima ancora di iniziare ad avvitare. Quindi, cosa fare?
Assicurati di scegliere una vite autofilettante per il legno, nota anche come Parker. Questa soluzione non necessità del foro di invito a parte alcune situazioni che vedremo.
Attenzione allo spessore del legno
Questo è uno degli errori quando si cerca di unire due pezzi di legno con le viti: bisogna valutare con cura la possibilità per i vari elementi di essere attraversati da questi elementi. Il rischio è quello di spaccare il pezzo se la vite ha un diametro troppo grande. Questo avviene anche se avviti die elementi troppo vicini.
Quale sagoma usare per la testa?
Molto dipende dal lavoro che devi svolgere. Come suggerisce anche Wikipedia, ci sono diverse forme che puoi scegliere ma molte hanno una ragione per cui vengono preferite.
Lo stesso discorso riguarda gli innesti, vale a dire la forma che viene offerta a chi deve avvitare o svitare il perno. Iniziamo da quest’ultima soluzione: quale usare per una vite che deve unire due pezzi di legno? Le soluzioni comuni sono quelle a taglio o a croce.
Quest’ultima è nota come intaglio Philips. Ma se vuoi applicare una coppia maggiore per un serraggio resistente e tenace puoi utilizzare le viti con testa esagonale che sarà sicuramente la soluzione migliore nel momento in cui devi svitare una vite spanata.
In tutti i casi puoi avvitare e svitare con un trapano elettrico che consente di semplificare le operazioni, basta utilizzare la bussola adeguata. Per la sagoma della testa, invece?
Un serraggio su una superficie nascosta può utilizzare una soluzione qualsiasi, magari più ampia se ha bisogno di imporre la forza su una base più fragile come il truciolato. Se invece c’è bisogno di una vite a scomparsa c’è bisogno della testa svasata.
Devi fare un foro per viti nel legno?
Dipende. Le viti per il legno autofilettanti non hanno bisogno di foro ma se vuoi usare un modello con testa piana svasata hai bisogno di una depressione per l’incastro.
Ovvero di una forma per far entrare la testa sotto il livello del legno e lasciare che la testa rimanga a filo con il piano del legno o entri addirittura sotto per poi nascondere il metallo.
Questa soluzione si applica quando non vuoi mostrare la testa della vite o devi avere uno spessore pari a zero per far combaciare altri pezzi. In questi casi puoi usare punte per svasature piramidali se hai bisogno solo della forma in grado di alloggiare la testa.
Oppure puoi aggiungere alla punta del trapano ordinaria un codolo (nell’immagine un esempio) con chiave esagonale che al termine della corsa forma l’alloggio per la vite.
Come coprire la vite nel legno
Una volta effettuato il foro di svasatura e aver avvitato la vite nel legno hai un livello inferiore che puoi riempire con un tappo coprivite color legno che consente di dare un aspetto omogeneo al lavoro svolto. Questo processo ti consente di avvitare una vite nel legno e nasconderla all’occhio una volta inserita. Se hai la possibilità puoi anche decidere di stuccare il foro ma solo se hai la necessità di verniciare e puoi evitare in futuro di svitare.
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Quante viti per unire il legno?
Una singola vite non sempre è sufficiente. Quel che serve in molti casi e il doppio foro per far passare due perni in modo da evitare che si presenti un movimento rotatorio tra i due pezzi di legno. C’è da aggiungere un punto: nel momento in cui ragioni in questo modo puoi dimenticare pezzi di legno uniti con la colla o i chiodi: le viti offrono la massima sicurezza possibile.
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2 Comments
Ottimo articolo, complimenti!
Ho visto che in commercio ci sono viti in cui la filettatura si ferma prima della testa, quando si usano?
Ciao Antonio. Solitamente si utilizzano quando si devono unire due tavole e quella superiore deve poter muoversi. Ad esempio su legni che rimangono all’aperto e quindi con le intemperie “lavorano”, cioè si muovono nel tempo. La parte della vite con la filettatura rimane ancorata al punto di aggancio, mentre la parte senza filettatura non impedisce alla tavola di muoversi