Come scegliere un banco sega? La guida definitiva

Banco sega. Ecco come sceglierlo

Il banco sega è uno degli attrezzi più desiderati dagli amanti del fai da te in quanto consente di realizzare facilmente tagli di qualità su diversi tipi di materiali come legno, metalli, plastica, ed altri ancora.

Senza dubbio dunque l’acquisto di un banco sega costituisce un passo importante nel percorso di crescita di ogni hobbista, anche in considerazione del fatto che questo macchinario rappresenta una sorta di confine tra il settore amatoriale e quello professionale.

Di solito il banco sega costituisce anche il passaggio dall’utilizzo della sega circolare manuale da cui si distingue per le maggiori dimensioni e la capacità di realizzare tagli di elevata precisione.

Pertanto l’acquisto di questo macchinario è uno degli investimenti più importanti che un appassionato hobbista può fare.

Se vi state guardando intorno alla ricerca del vostro primo banco sega, o avete in programma di passare ad un modello superiore, continuate a leggere questo articolo.

Cercheremo di fornirvi una serie di elementi sui quali porre l’attenzione per scegliere il modello che risponde meglio alle vostre esigenze nel rispetto del budget disponibile.

Ci tengo a precisare che non sono stato pagato da nessuna azienda per scrivere questo articolo o per consigliare un determinato banco sega.

Ogni mia considerazione avviene dopo aver visto e provato l’oggetto in questione.

scegliere banco sega

Rapporto Qualità/Prezzo di un buon banco sega

Naturalmente è sbagliato orientarsi su macchinari professionali se il loro uso sarà raro o se i vostri programmi prevedono la sola esecuzione di lavori a livello hobbistico.

In questi casi è consigliabile guardare ad un modello di fascia più economica, ma pur sempre di una marca nota e che vi consenta l’esecuzione di vari tipi di tagli compresi quelli con angolo obliquo o trasversali.

Se al contrario avete intenzione di operare ad un livello un po’ più alto, allora non aspettatevi magie da macchinari appartenenti alla fascia di prezzo più bassa.

Per assicurarvi prestazioni superiori dovrete sobbarcarvi l’onere di affrontare una spesa più importante.

D’altra parte i costi dei materiali utilizzati per costruire utensili di qualità e affidabili nel tempo incidono sul loro prezzo finale.

Anche se vale sempre il detto chi più spende meno spende, quella di mirare a modelli appartenenti alla fascia intermedia può essere la soluzione che salva capra e cavoli.

In questa categoria infatti è possibile trovare utensili in grado di garantire performance che si avvicinano a quelle dei modelli professionali ma con un costo più abbordabile.

Possiamo affermare che il banco sega più conveniente per voi è quello che vi consente di svolgere tranquillamente tutti i lavori di cui necessitate senza dover spendere una somma notevole.

In commercio esistono molte proposte che rendono la scelta del banco sega non sempre un’operazione semplice.

Oltre al prezzo, cosa devo controllare?

Al di là del prezzo, ci sono una serie di aspetti sui quali porre l’attenzione al fine di individuare i modelli più idonei a soddisfare le proprie esigenze.

Ad esempio, sarà utile porsi domande del tipo:

  • Prevedo di fare grandi lavori per i quali avrò bisogno di una grande potenza o nei miei programmi ci sono progetti di dimensioni più contenute?
  • Forse più che quello della potenza l’elemento più desiderato potrebbe essere la precisione del macchinario?
  • Lo spazio del mio laboratorio è sufficiente per ospitare un banco sega, considerando anche l’area di lavoro in cui mi dovrò muovere?

Tra i diversi elementi che influiscono sulla scelta ricordiamo: il livello di prestazioni che si vuole ottenere, la profondità del taglio, la tipologia di materiali da tagliare, la qualità della lavorazione e naturalmente il prezzo che può oscillare anche di molto a seconda che si scelga un macchinario prodotto da una famosa azienda piuttosto che da un marchio poco noto.

Dopo aver risposto alle domande ed individuata la fascia di modelli in cui muoversi, acquistare un banco sega oggi è davvero facile e non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Oltre ai grandi centri di bricolage diffusi su tutto il territorio, si può preferire il contatto più “umano” offerto dai gestori delle classiche ed immortali ferramenta, spesso appassionati hobbisti, dai quali si possono ricevere consigli ed informazioni basate su esperienze dirette.

Infine c’è internet che con i suoi infiniti siti di ecommerce amplia grandemente l’offerta assicurando altresì la consegna a domicilio il giorno dopo.

Andiamo ora ad analizzare uno ad uno i diversi parametri tecnici e le caratteristiche che debbono essere valutate prima di procedere all’acquisto un banco sega idoneo a soddisfare le vostre esigenze.

Funzione banco sega

E’ la classica modalità di lavoro ed anche la più usata nei banchi sega circolari.

Permette di ottenere risultati perfetti nei tagli rettilinei dei pezzi allineati con la guida laterale.

Funzione troncatrice radiale

Quasi tutti i banchi sega sono progettati per offrire anche la funzione di troncatrice radiale.

Utilizzando tale modalità si possono ottenere tagli trasversali veloci e ripetitivi.

Indispensabile quando si devono realizzare pezzi, anche piccoli, della stessa dimensione infatti sarà sufficiente spingere il pezzo da tagliare perpendicolarmente alla lama.

Zero clearance

zero clearance banco sega

Quando si effettuano tagli di poco spessore il materiale residuo tende a cadere nello spazio presente tra la lama ed il piano di appoggio.

Assicurarsi che questo spazio sia il più piccolo possibile per evitare che parti tagliate finiscano nella parte bassa del macchinario.

Disponibilità dei pezzi di ricambio

La facile reperibilità delle parti di ricambio è un fattore da tenere presente.

In particolare per quanto riguarda i materiali di consumo come lame, cinghie ed altre parti soggette ad usura assicuratevi che siano prontamente disponibili per evitare di restare a piedi sul più bello…

In ogni caso averne almeno qualche pezzo di scorta in laboratorio non è mai una cattiva idea.

Dimensioni banco

Anche la scelta delle dimensioni del banco sega richiede un po’ di buon senso.

Se pensate che più è grande e meglio è siete sulla strada sbagliata. Un banco di dimensioni eccessive infatti, oltre a sottrarvi spazio nel laboratorio, avrà un costo elevato.

Al contrario se ne comprerete uno troppo piccolo non sarete in grado di eseguire tagli su parti di legno più grandi.

Ergo… in medio stat virtus che tradotto brutalmente significa che il meglio sta nel mezzo! Cercate di scegliere oculatamente in base allo spazio disponibile ed al tipo di impiego.

Estensione aggiuntiva

Alcuni modelli offrono questa importante funzione grazie alla quale è possibile espandere, quando necessario, le dimensioni del banco.

Poter operare su un piano ampliato è una condizione molto interessante ma prima di procedere all’acquisto verificate con attenzione le dimensioni complessive, comprensive cioè dell’estensione, e assicuratevi che siano compatibili con gli spazi disponibili nel vostro laboratorio.

Capacità di taglio

La capacità di taglio di un banco sega sia in altezza che in larghezza è una delle caratteristiche più rilevanti da considerare.

Cercare sulla scheda prodotto il dato relativo che di solito viene indicato con lunghezza ed altezza del taglio (senza e con eventuale spessore).

Lama

Eccoci ad uno degli elementi più importanti che costituiscono un banco sega.

In massima parte infatti, è dalla lama che dipende la qualità dei tagli ottenuti.

Pertanto si può  facilmente comprendere che anche il migliore banco sega darà risultati inadeguati se non sarà equipaggiato con una lama di buona qualità e specifica per il tipo di taglio da realizzare.

Vediamo alcune semplici consigli per scegliere la lama più adatta ai vostri lavori.

Anche se la qualità del taglio sarà inferiore rispetto ad una lama con più denti, non si surriscalda, riesce ad avanzare meglio nel legno e scarica più facilmente la segatura.

Ricordate che acquistando un banco sega di marca prestigiosa troverete già montata una lama di alta qualità, mentre se la vostra scelta cadrà su un macchinario più economico potete sempre sostituire la lama a corredo con una migliore, magari dopo averla usata per un po’.

Sicuramente noterete la differenza ottenendo risultati migliori e in sicurezza.

Sappiate anche che è possibile affilare le lame sia manualmente che, ancora meglio, presso un centro di assistenza.
Anche il diametro della lama è un importante elemento nella scelta del nuovo banco sega.

La lama, che come abbiamo accennato è costituita da un disco dentellato, può avere diverse dimensioni.

Naturalmente il diametro della lama è direttamente proporzionale alla potenza che sarà in grado di gestire.

Potenza

Poichè questi utensili vengono alimentati da energia elettrica, la potenza che riescono a fornire è direttamente proporzionale a quella del motore elettrico con cui sono equipaggiati.

I banchi sega più efficienti sono azionati da motori con potenze superiori al KW, quindi quella di controllare la potenza del motore è sempre un’operazione da non dimenticare.

Si tenga comunque presente che una buona potenza non è sufficiente a definire la bontà di un macchinario, altre caratteristiche di tipo meccanico ne possono elevare o ridurre il livello qualitativo globale.

Se il vostro campo d’azione si limita a lavorazioni di materiali teneri potete scegliere tranquillamente potenze sull’ordine del KW.

Invece se avete in programma l’esecuzione di tagli di legni particolarmente duri o altri materiali difficili restringete il vostro campo di scelta a modelli di potenza più elevata che saranno in grado di semplificarvi il lavoro senza farvi affaticare.

Inclinazione della lama

Avere la possibilità di realizzare tagli obliqui ampia notevolmente il campo d’azione del vostro banco sega.

Per qualche euro in più, varrà sempre la pena scegliere un modello in grado di permettere l’inclinazione della lama verso destra e verso sinistra.

Prima di andare avanti vorrei chiederti un favore.

Scrivere questo lungo e dettagliato articolo mi ha occupato un bel pò di giorni.

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Magari può essere utile anche a qualche tuo amico. 🙂

Tipologia materiali lavorabili

Nei modelli di fascia più alta la dotazione comprende la fornitura a corredo di diversi tipi di lame che possono essere montate sul banco a secondo della tipologia di materiale da lavorare.

Goniometro

Finchè lavorerete su tagli longitudinali o perpendicolari vi sarà sufficiente posizionare a 90° il pezzo da tagliare e la guida, ma quando proverete a tagliare in obliquo scoprirete di avere bisogno di uno strumento che vi permetta di farlo con precisione e questo strumento si chiama goniometro.

Esso equipaggia alcuni modelli di banco sega ed assicura la perfetta regolazione dell’angolo di taglio anche ai meno esperti.

Laser

Grazie al raggio di un laser il vostro lavoro verrà facilitato consentendovi di ottenere un taglio più preciso e sicuro.

Questa funzione, presente sui migliori banchi sega, permette di verificare la corrispondenza della linea di taglio già prima di avviare l’operazione.

Anche se rappresenta la scelta indispensabile per i professionisti, sono sempre più gli hobbisti che, particolarmente attenti alla precisione dei propri lavori, non rinunciano alla guida laser.

Funzione di smussatura

Prima o poi potrebbe capitarvi di dover effettuare dei tagli smussati pertanto considerate la presenza di questa funzione nel banco sega che vi accingete ad acquistare.

Questa opzione vi consentirà di regolare perfettamente l’inclinazione ottenendo facilmente smussature professionali.

Coltello separatore

Grazie a questo dispositivo le due parti di legno che sono state tagliate dalla lama vengono tenute distanziate e separate; evitando che possano richiudersi viene reso più sicuro ed agevole il resto dell’operazione di taglio.

Il coltello separatore è costituito da una lamina di acciaio che viene fissata verticalmente al banco sega subito sotto la lama.

E’ importante avere cura di questo dispositivo evitando di danneggiarlo, inoltre non deve essere mai smontato.

coltello separatore per banco sega

Aspirazione della polvere

Se non si provvede a rimuoverli manualmente di tanto in tanto, i residui generati durante le operazioni di taglio, oltre ad intralciare il lavoro, potrebbero finire per depositarsi sulle parti interne del banco sega.

Per evitare di ritrovarsi con il banco ingombro di trucioli e altri detriti assicuratevi che sia presente un sistema di aspirazione adeguato e in grado di raccogliere e scaricare in un apposito contenitore i residui dei tagli.

Lavorare con un minimo di comfort costa poco ed aiuta ad ottenere risultati migliori.

Sicurezza

Di solito i banchi sega vengono venduti completi di accessori utili per aumentare il livello di sicurezza.

Nei modelli economici alcuni di questi dispositivi possono essere opzionali, considerate l’importanza di poterne disporre. Eccone alcuni:

  • Pulsante Stop
    In caso di emergenza, un pulsante di arresto sovradimensionato, per esempio uno di quelli a fungo, consente di bloccare il motore usando la coscia o il ginocchio.
  • Coltello divisore
    Posizionato subito dietro la lama, questo elemento di acciaio a forma di mezza luna serve come misura di sicurezza volta a mantenere sempre allineato il pezzo di legno una volta che sia stato tagliato.
    Può capitare infatti che esso possa stringere verso sinistra andandosi ad agganciare alla lama ed essere lanciato violentemente verso l’utente.
    Naturalmente contribuisce anche a migliorare la qualità del taglio.
  • Protezione lama
    Questo dispositivo copre completamente la lama evitando così il contatto accidentale tra essa e l’operatore. Di solito è fatta di materiale plastico trasparente od opaco.
    Oltre alla sua funzione primaria, aiuta anche a migliorare significativamente l’aspirazione della polvere supportando il collegamento di un tubo.
  • Aspirazione della polvere
    Se non si provvede a rimuoverli manualmente di tanto in tanto, i residui generati durante le operazioni di taglio, oltre ad intralciare il lavoro, potrebbero finire per invadere l’ambiente di lavoro pregiudicando la salute di chi vi opera.
    Per evitare di ritrovarvi con il laboratorio invaso dalla polvere assicuratevi che sia presente un sistema di aspirazione adeguato e in grado di raccogliere e scaricare in un apposito contenitore i residui dei tagli.

Passiamo ora alla recensione di due banchi sega che, come nostro solito, riguardano un modello economico ed uno di fascia professionale.

Stavolta la scelta è caduta sul modello professionale Metabo 6.00668.00 e su quello ad uso prettamente hobbistico Scheppach HS105.

Banco sega. Ecco quali vi suggerisco

Banco sega Metabo TS254

banco sega Metabo TS254

Dopo aver parlato della mia Makita MLT100, in questa recensione riportiamo le nostre impressioni a seguito di un test effettuato sul banco sega Metabo TS254.

La prima impressione che ne abbiamo tratto è stata di avere tra le mani una macchina compatta e ben progettata.

La funzione trolley la rende ideale non solo per il professionista che ha bisogno di una macchina leggera e facilmente trasportabile in cantiere ma anche per la folta schiera di appassionati del fai da te che aspirano a riservarle un posto importante nel proprio laboratorio.

Nel banco sega Metabo TS254 spicca la robustezza dei materiali utilizzati, come ad esempio l’alluminio pressofuso utilizzato per il basamento integrato che assicura un appoggio sicuro ed il robusto telaio tubolare della struttura in grado di resistere agli impieghi gravosi tipici dei cantieri.

Utile la soluzione di contenere il cavo di alimentazione e tutti gli accessori all’interno del corpo macchina che rende le operazioni di trasporto più rapide e sicure.

Le caratteristiche tecniche

Tra le caratteristiche più importanti spicca sicuramente il motore che, grazie alla potenza di 2000W ed all’elevata coppia che è in grado di generare, garantisce un movimento fluido e potente a tutta la meccanica.

A salvaguardare la sua integrità da eventuali sovraccarichi è presente un circuito di protezione di tipo elettronico.

Per quanto concerne la sicurezza si evidenziano: la protezione di blocco che impedisce il riavviamento automatico del motore dopo una mancanza di tensione e l’arresto della lama in meno di 3 secondi grazie al freno motore elettronico.

Grazie all’utilizzo della tecnologia soft-start, anzichè far arrivare il motore al numero di giri nominale in qualche secondo, viene allungato questo tempo creando un’efficiente rampa di alimentazione.
In tal modo si evita di sottoporre a stress il motore stesso e gli ingranaggi della trasmissione accrescendone la longevità.

I particolari che fanno la differenza

Il banco sega Metabo TS254 dispone di una guida con fissaggio rapido e doppio bloccaggio indispensabile per l’esecuzione di tagli paralleli precisi.

Per utilizzare il coltello divisore non sono richiesti attrezzi specifici e quindi può essere abbassato facilmente per eseguire tagli scanalati e durante  il trasporto.

Un sistema di aspirazione su 2 punti convoglia la raccolta delle polveri (trucioli e segatura) assicurando un lavoro pulito e la salvaguardia della salute dell’operatore.

lama banco sega Metabo TS254

L’inclinazione della lama può essere impostata con la massima precisione utilizzando la guida-goniometro posta sulla corona dentata a sinistra del corrispondente volantino di regolazione.

E’ presente la funzione automatica di ritorno a 0-45° dopo un taglio in sottosquadro.

E’ possibile aumentare ampiamente la superficie d’appoggio grazie alle due prolunghe disponibili, una sul piano del tavolo e l’altra posta lateralmente.

La lama da 254mm del banco sega Metabo TS254 permette una elevata altezza di taglio a tutte le angolazioni.

Naturalmente è possibile sostituire quella fornita con altre più specifiche e con numero diverso di denti come ad esempio quelle di precisione, quelle per laminati e pannelli o quelle per tagli lungovena.

L’operazione di sostituzione è semplificata grazie al dispositivo blocca-albero.

Nel video fatto da Stefano il Falegname potrai vedere il banco sega nel dettaglio.

Scheda Tecnica

  • Dimensioni740 x 750 x 355 mm
  • Superficie di appoggio max. 970 x 995 mm
  • Altezza di lavoro 850 / 355 mm
  • Altezza max. di taglio 90° / 45°87 / 50 mm
  • Larghezza di taglio max. sulla guida per tagli paralleli 630 mm
  • Altezza di taglio 0 – 87 mm
  • Larghezza max. del materiale sulla guida per tagli trasversali e obliqui 200 mm
  • giri max. a vuoto 4200 /min
  • Velocità di taglio 56 m/s
  • Lama 254 x 30 mm
  • Inclinazione lama -1.5 – 46.5 °
  • Potenza nominale assorbita 2000 W
  • Potenza resa 1270 W
  • Peso 33.4 kg
  • Lunghezza cavo 3.1 m
  • Livello di pressione acustica 99 dB(A)
  • Livello di potenza sonora (LwA) 112 dB(A)
  • Insicurezza di misurazione K3 dB(A)

Accessori in dotazione 

  • Lama con 40 denti alternati in metallo duro
  • Cavalletto basamento
  • Gommini di appoggio in gomma dura
  • Guida per tagli paralleli
  • Guida d’arresto angolare
  • Prolunga piano tavolo
  • Prolunga laterale
  • Alloggiamento per lame
  • Dispositivo di aspirazione trucioli
  • Cavo di alimentazione da 3 m
  • Asta spingipezzo

Ci è piaciuto

  • Facilità di montaggio
  • Robustezza
  • Trasportabilità
  • Sicurezza
  • Prezzo

Non ci è piaciuto

  • Motore un po’ rumoroso
  • Squadra goniometrica migliorabile
  • Mancanza interruttore emergenza a ginocchio

Banco sega Scheppach HS105

banco sega Scheppach HS105

Il banco sega Scheppach HS105 è uno dei modelli top nella sua classe di appartenenza e rappresenta una buona soluzione per l’hobbista novizio.

Il piano di lavoro, costituito da una tavola che misura 640mm x 640mm, può essere ampliato fino a 920mm attraverso una guida scorrevole che funge anche da maniglia per essere tirata agevolmente grazie alle scanalature laterali che sembrano essere ragionevolmente perpendicolari rispetto alla lama.

Le guide, realizzate in ottimo alluminio, scorrono agevolmente e le impostazioni vengono facilitate dalla presenza di una riga millimetrata.

Il blocco guida-goniometro scorre senza indugi ed ha una buona precisione anche nei tagli angolati.

Il coltello divisore è abbastanza essenziale e grazie ad una manopola posta sul retro consente di regolare la tensione del meccanismo che una volta bloccato impedisce qualsiasi movimento a garanzia della sicurezza dell’operatore anche per tagli poco profondi o per quelli angolari.

guida banco sega Scheppach HS1052

La lama è di 255mm 30mm.

La protezione della lama in materiale plastico può essere rimossa rapidamente attraverso uno slot ad “L” posto nella parte superiore del coltello.

Un volantino sul fronte macchina consente la regolazione in altezza della lama che può arrivare a produrre tagli profondi fino a 80mm a 90° e 50 mm a 45°.

Sempre con lo stesso volantino, agendo su una leva di sblocco, si agisce sull’inclinazione della lama per realizzare tagli obliqui.
In entrambe le funzioni il volantino risponde senza giochi.

La qualità del taglio ci è apparsa più che accettabile anche su materiali particolarmente duri.

Il motore a spazzole è alimentato a 230V ed offre una potenza di 2000W.

Oltre le caratteristiche di questo banco sega

Avviamento e blocco sono realizzati attraverso l’impiego di due interruttori elettrici posti sul davanti dello chassis.

Avremmo preferito anche la presenza di uno stop a fungo da azionare col ginocchio in caso di emergenza.

La realizzazione di una slitta per i tagli orizzontali trasformerebbe anche questo banco sega in una macchina super precisa migliorandone l’utilizzo.

Efficiente collegamento delle tubazioni per l’aspirazione della segatura in alto ed in basso dell’area di taglio.

Il peso del macchinario è di circa 30kg e risulta abbastanza stabile sul suo supporto.

Caratteristiche: 

  • Dimensioni: 920 x 720 x 1080 mm
  • Lama Ø: 255 mm
  • Foro: 30mm
  • Spessore: 2.8 – 3.0mm
  • Dimensioni della tavola con estensione: 640 x 870 mm
  • Profondità di taglio a 90 °: 80 mm
  • Profondità di taglio a 45 °: 50 mm
  • Potenza Motore: 2000 W
  • Peso: 30,6 kg

Ci è piaciuto

  • Guida a squadrare ben progettata e scorrevole
  • Tavola solida
  • Estensione del piano di lavoro
  • Lama abbastanza allineata e taglio pulito
  • Buon rapporto qualità/prezzo
  • Volantino 2 in 1
  • Calibro a T-slot

Non ci è piaciuto

  • Verniciatura poco resistente
  • Allineamento lama-coltello divisore un po’ impreciso
  • Spazio eccessivo tra lama e coltello divisore

Conclusioni

Anche se, come abbiamo visto, l’acquisto del primo banco sega solleva una serie di domande e dubbi, siamo certi che partendo da una corretta analisi di quelle che sono le vostre esigenze attuali e future riuscirete ad individuare la giusta direzione in cui cercare.

L’investimento, alquanto impegnativo per l’appassionato medio, è un altro motivo che dovrebbe spingervi a fare la scelta giusta.

Con queste recensioni speriamo di avervi fornito un numero di informazioni e consigli sufficienti, ora non vi resta che analizzare e, magari, testare sul campo i modelli proposti.

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18 Comments

  1. Marco Autorino

    Ciao Matteo,
    come valuti invece la Bosch Banco sega GTS 10 XC ?
    Ne parlano bene…

  2. Paolo BALLI

    bellissimo e accurato rapporto utilissimo, come tutti i tuoi servizi, sono un nonno di 76 anni e mi diverto a lavorare il legno purtroppo non capisco niente con il pc e non riesco mai a trovare le schede dei tuoi progetti mi arrangio con gli occhi e le misure vado a occhio. Mi voglio complimentare con te per la tua prolifica produttività
    ti seguo costantemente grazie di tutto e ciao ….buon lavoro

    1. Mattley

      Grazie mille Paolo 🙂 Gentilissimo

  3. Diego

    Complimenti Matteo, un ottimo articolo. Se mi posso permettere, avrei aggiunto un range di prezzo dei due banchi

    1. Mattley

      Ottima idea. Aggiorno quanto prima 🙂

  4. Roberto

    Ciao Matteo,
    sai dirmi se esiste una video recensione del Banco Sheppach?

    Grazie

  5. Raffaele bomber

    Ciao Mattley, ieri mi è arrivato lo scheppach a casa acquistato leggendo questa ottima recensione.Pagato 212€ su Amazon. Dai primi rilievi la lama è perfettamente allineata al banco e il coltello facilmente regolabile. La struttura è solida e avvio/stop non fanno “paura”, rumorosamente parlando. In dotazione c’è uno “spingipezzo” e le chiavi per smontaggio lama e regolazione coltello. Che dire, sono davvero soddisfatto per il momento. Ti ringrazio molto per avermi portato a conoscenza di questa macchina a me sconosciuta e porterò altri aggiornamenti man mano se questo può essere d’aiuto nella scelta per altri. Ciao makers.

  6. Andrea

    Ciao, il piano di taglio del modello economico, è in alluminio pressofuso?
    Grazie

  7. Giovanni

    Perché nessuno spiega se la lama circolare può essere montata indifferentemente su troncatrice e/o banco sega?

  8. Vittorio

    Ottimo articolo. Se possibile vorrei un giudizio sul banco sega della Baileigh , riportato nella prima foto dell’articolo, e dove è possibile acquistarlo. Grazie

  9. Fabio

    Ciao mattley. Secondo te come primo banco sega per iniziare può andare bene uno SCHEPPACH HS100S o è meglio azzardare a spendere di più e prendere lo scheppach ah 105?

  10. Fabio

    Avendo necessità, per motivi di spazio, di un buon banco facilmente spostabile e poco ingombrante, avevo scelto il Metabo, grazie anche alla recensione positiva di Stefano il Falegname. Però… in Rete ho trovato pareri discordanti in merito alla precisione e alla qualità dei materiali. Tant’è che dopo lunga riflessione ho deciso per il Festool Precisio CS50 Set che ho acquistato ieri. Durante il montaggio mi sono “commosso” nel riscontrare la qualità, e solidità dei materiali, la precisione e l’ergonomia questo banco! Caratteristiche che hanno fatto scomparire ii senso di colpa per aver speso così tanto per un banco sega.

  11. Furini Mauro

    Ciao Matteo seguo con ammirazione e passione i tuoi video…sei veramente un grande!,,
    Volevo chiederti una informazione, vorrei acquistare banco sega bosch,lo avevi recensito in un tuo video…
    Sono un musicista e appassionato di costruzione flight case….
    La mia domanda è…posso tagliare con un banco sega oltre ai pannelli multostrato laminato…anche bacchette di alluminio max spessore 2 mm?

  12. guido sesani

    Buon giorno Mattley
    non so davvero a chi chiedere e approfitto di questo blog per porti una questione che riguarda appunto il banco sega. Possedevo un Makita come il tuo che era ottimo salvo il fatto che aveva una barra laterale che faceva letteralmente schifo. Nonostante la mettessi a punto spesso, tagliare tavole in maniera regolare era un’impresa. Io faccio cornici e la precisione delle stecche è molto importante. Ho quindi acquistato un banco Metabo TS 254 perchè ha una barra decisamente più affidabile. Tuttavia ….. taglio tavole per ottenere stecche 300 x 400 mm, lunghe almeno 150 cm e ottengo delle stecche regolari, ma incurvate! a mio avviso la causa è il coltello separatore che non essendo ben allineato stringe il pezzo causandone la torsione. Ahimè a differenza del Makita il coltello non è estraibile ed il meccanismo di settaggio non è a mio avviso affidabile. Sarei tentato di cambiare per la seconda volta il banco sega. Consigli? Grazie in anticipo, Guido

  13. Claudio

    Ho trovato una sega da banco metabo 254 M su questo sito metautensili. L’idea è quella di costruire piccole cose per la casa, come la cuccia per il cane, piccole casette per uccelli, e qualche accessorio per l’esterno del giardino. Adesso che sono in pensione devo impegnare il tempo in qualche modo. Mi consigliate questo prodotto? Come detto, dovrebbe essere abbastanza versatile, anche per piccoli tagli, ma non serve che sia preciso. La userei per uso hobbistico, semplici cose da fare a casa

  14. Marius

    Ciao, non so come hai potuto consigliare questo modello, hai avuto modo di provarlo? Ho avuto lo Sheppach HS105 e sinceramente non lo consiglierei a nessuno perché ha tantissimi difetti di assemblaggio anche irrisolvibili, nonostante un prezzo non tanto basso… il piano è composto da diversi pezzi e non si può allinearli alla perfezione tra loro e questo già ti fa capire la sua natura…inoltre il sistema di estensione laterale non permette di tenerlo in linea con il piano principale, nonostante i miei numerosi sforzi per sistemare non sono riuscito ad ottenere granché per cui l’ho venduto per passare ad un Bosch GTS 635-216 che costa poco di più ma è un’altro universo… quello che ne vale del HS105 è il motore e la guida laterale…tutto il resto è inservibile per la lavori di una certa precisione…

  15. Fulvio

    Ciao, hai menzionato molti aspetti per la scelta del banco sega, ma io ho un dubbio, magari lo hai detto e non l’ho capito io, ma guardando alcuni filmati su internet vedo che i falegnami hanno l’abitudine di alzare o abbassare la lama a loro piacimento e vorrei capire se i bachi sega di oggi hanno tutti questa funzionalità oppure bisogna stare attenti anche a questo, tipo io ho un vecchio banco sega per hobbisti che non ha questa funzionalità e volevo capire nel caso volessi comprarne uno nuovo se devo stare attento a questo dettaglio.

    1. Mattley

      Ciao!

      Ottima domanda, e non preoccuparti: è un dettaglio fondamentale che non tutti considerano quando scelgono un banco sega. La possibilità di alzare e abbassare la lama è una caratteristica presente nella maggior parte dei banchi sega di fascia media e alta, sia per uso hobbistico avanzato che professionale.

      Perché è importante alzare o abbassare la lama?
      Sicurezza: Sollevare la lama solo quanto basta riduce il rischio di incidenti. Più la lama sporge, più aumenta il rischio di contatti accidentali.
      Precisione: In alcune lavorazioni (come scanalature o mezzi tagli), è essenziale regolare l’altezza della lama per ottenere risultati precisi.
      Versatilità: Ti permette di eseguire diverse tecniche, come incastri o tagli poco profondi.
      Ti suggerisco di guardare questo video che ti spiega perché è importante scegliere la corretta altezza della lama Come tagliare BENE il legno
      Un saluto,
      Matteo

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