Sempre difficile capire come scegliere la pialla giusta perché questo strumento si presenta in soluzioni differenti. Anche se svolge un lavoro ben definito a monte e noto a tutti gli appassionati di lavorazione del legno – eliminare uno strato di materiale più o meno sottile – le alternative sono tante. Forse perché piallare è una delle attività più note
È un’operazione antica, quindi si è sviluppata una tradizione ben consolidata. Un po’ come avviene quando devi forare o tagliare un pezzo di legno. In ogni caso c’è bisogno di una guida per capire come scegliere e acquistare lo strumento giusto per piallare il legno.
Meglio pialla elettrica o a mano?
La grande divisione e differenza: meglio scegliere uno strumento manuale, la classica pialla a mano in legno o metallo, o preferire uno strumento elettrico? In realtà chi conosce questo settore sa che strumenti differenti svolgono compiti diversi.
Quindi sarebbe ideale avere entrambe le soluzioni se si vuole completare la propria officina dedicata al fai da te, alla falegnameria e al bricolage per creare opere in legno.
Perché la pialla elettrica, tipo una filo e spessore Holzman, consente di lavorare con la massima precisione anche grandi superfici (ad esempio porte, tavole, assi) ed è perfetta per lavori di falegnameria di grande caratura. La pialla a mano, invece, è pensata per le rifiniture e avere un controllo manuale di tutte le sfumature da incidere. In sintesi, è giusto ripeterlo: una buona dotazione prevede la presenza di entrambe le soluzioni.
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Come scegliere la pialla a mano
La prima grande differenza che bisogna fare in questi casi: meglio una pialla a mano in legno o in ferro? Sicuramente le prime hanno una grande tradizione e alcuni artigiani continuano a usare i modelli che hanno sempre preferito per assottigliare e togliere strati.
Ma è sicuramente vero che i modelli in metallo, in acciaio o ghisa, sono più affidabili e duraturi. Come ad esempio la Stanley, da sempre un punto di riferimento per chi cerca una pialla professionale. Inoltre, devi scegliere tra tre modelli fondamentali:
Pialla per i piani
La classica pialla con lama larga per sgrossare (infatti si chiama anche sgrossino o sbozzino) e pensata per livellare assi o tavole piane. Questo è il modello comune che puoi acquistare in metallo, come acciaio e ghisa, o in legno classico.
Ovviamente la lama si regola per definire lo spessore di materiale da asportare. In alcuni casi è possibile usare anche il piallone, di dimensioni maggiori per lavori più impegnativi.
Pialla di rifinitura
Esistono delle pialle pensate per fare e disegnare scanalature, dettagli che possono essere eseguiti solo con una lama più stretta. In alcuni casi si lavora con le frese, soprattutto per mobili e assi di grandi dimensioni, ma se devi operare sui dettagli puoi acquistare un modello Guillamen, pensato appunto per smussare e lavorare aree sottili.
In alcuni casi si parla di incorsatoi, sono pialle che consentono di creare forme differenti grazie a lame che consentono di creare cornici e angolature particolari.
Pialla a due mani
A volte riconosciuta come wastringue (solitamente più piccola), pialla del carraio o coltello a due mani. Questa pialla è pensata per sgrossare legni irregolari, soprattutto tronchi.
Come scegliere una pialla elettrica
Classica domanda: Come scegliere la pialla tra quella a mano e quella elettrica? Un po’ come scegliere tra sega circolare e seghetto manuale. Sono utili in condizioni differenti, se non altro perché la pialla a mano la metti in borsa e la porti ovunque.
Ma è chiaro che se devi fare grandi lavori su pezzi di legno importanti in termini di area e dimensione, una pialla elettrica da banco cambia la vita. Velocità e precisione sui grandi lavori sono i punti di forza. Ma come scegliere tra filo e spessore? Ed è meglio fissa o a mano? Ecco tutto quello che devi sapere per approfondire.
Pialla fissa
Il classico banco con pialla. Serve per lavorare grandi blocchi di legno e anche se lavori con il fai da te puoi sfruttare questa soluzione dato che esistono ottimi strumenti anche di piccole dimensioni ma di gran qualità e a prezzi accessibili. Meglio a filo o a spessore?
Sono lavorazioni differenti che però consentono di avere un unico strumento in officina: meglio acquistare un modello combinato in modo da poter sfruttare entrambe le soluzioni, soprattutto se hai le competenze e le necessità per apprezzare queste qualità.
Pialla portatile
Simile a una levigatrice ma con la funzione di una pialla. Esistono strumenti differenti di varia dimensione e forma, anche le potenze cambiano molto in base all’uso. Questo strumento è pensato per chi deve muoversi in cantieri per piallare pezzi di legno, e deve essere manovrata con la giusta cautela.
Quindi può essere presa in considerazione da chi ha esigenze particolari. Il resto può essere fatto o con il banco o con la pialla a mano. Inoltre esistono anche modelli a batteria, senza filo, meno potenti ma adeguate a chi deve spostarsi liberamente.
Quali sono i parametri da osservare? Larghezza e qualità della lama, meglio scegliere in acciaio HSS o carburo di tungsteno, presenza o meno di sistema di aspirazione dei trucioli, profondità del taglio, numero delle lame.
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Come scegliere la pialla
Non esiste una definizione chiara, tutto dipende dalle reali necessità. Di sicuro avere un buon banco per lavorare a filo e spessore e una pialla a mano di buona qualità, una classica Stanley per dire, può dare una qualità in più alla tua officina. Poi devi sempre scegliere in base a ciò che fai di solito nel tuo mondo dedicato al bricolage e al fai da te.
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