Scegliere il compressore adatto alle tue necessità è più semplice di quanto tu possa pensare, ma questa scelta può anche essere realmente precisa.
Infatti, continuando a leggere questo articolo scoprirai una formula matematica che è indispensabile per fare una scelta corretta e consapevole su quale compressore acquistare.
Molti di voi mi hanno chiesto in base a quali caratteristiche si sceglie un compressore per il laboratorio e quindi ho deciso di scrivere questo articolo tenendo conto di alcune variabili.
Avevo già parlato in un vecchio articolo di come scegliere il compressore ad aria adatto per il fai da te, ma questa volta ho voluto ampliare il panorama della scelta, ma soprattutto rendere questa scelta PRECISA.
Ma partiamo dall’inizio e vediamo come si arriva a questa formula che in realtà è molto semplice, ma richiede qualche passaggio per fartela capire al meglio.
Categorie di compressori
Possiamo iniziare suddividendo i compressori in 3 grandi categorie, per cui sono stati creati compressori specifici con caratteristiche dedicate:
- Compressori per uso hobbistico
- Compressori per uso professionale
- Compressori per uso industriale
Ovviamente, nel nostro caso, scarteremo a priori i compressori per uso industriale e ci concentreremo sulle prime due categorie, che dobbiamo ulteriormente distinguere in due gruppi:
- Compressori a trasmissione diretta
- Compressori a cinghia
Le componenti che caratterizzano queste due tipologie sono pressappoco le stesse, ma con alcune differenze.
Infatti entrambi i tipi hanno:
- Gruppo pompante
- Valvola di ritegno
- Riduttore di compressione
- Pressostato
- Valvola di scarico
Ma quindi cosa cambia tra l’una e l’altra tipologia di compressore?
La prima differenza sta nel gruppo pompante che, in uno è a trasmissione diretta col motore elettrico, mentre nell’altro è a cinghia e non a modo diretto.
Di conseguenza cambia anche la posizione del motore che trasferisce il moto rotatorio al gruppo pompante.
In questo senso è leggermente migliore il motore a cinghia e questo lo teniamo come dato da considerare perché ci servirà tra poco.
Quanto tempo deve rimanere acceso un compressore
Ecco un’altra informazione utile alla stesura della nostra formula matematica per scegliere il compressore adatto alle nostre esigenze.
Qual è il corretto funzionamento di un compressore?
La durata ottimale di tempo di accensione è divisibile in percentuale: 60% del tempo di utilizzo acceso e 40% spento.
Questo però non è sempre possibile perché ci sono attrezzi, come ad esempio la smerigliatrice angolare, che richiedono un flusso continuo di aria compressa.
E poi ci sono attrezzi che ne richiedono molto meno, come ad esempio una pistola sparachiodi.
Per andare avanti però dobbiamo sapere un’altra cosa.
Qual è la resa effettiva di un compressore?
Innanzitutto dobbiamo sapere che l’aria resa dal compressore è il 70% dell’aria aspirata.
Ad esempio, un compressore che ha 100 litri al minuto di aria aspirata, produce 70 litri al minuto di aria compressa.
Di conseguenza, prendendo in considerazione la suddivisione di prima del 60-40% tra attivo e spento, abbiamo che un compressore da 100 lt di aria aspirata ha una resa ottimale pari a:
70 lt/min X 0,6 (60%)= 42 lt/min
Questa è una prima parte della nostra formula matematica per scegliere il compressore adatto alle nostre necessità.
Di conseguenza, per capire come scegliere il compressore, dobbiamo fare il processo inverso e partire dalla quantità d’aria compressa di cui abbiamo bisogno per far funzionare le nostre attrezzature.
Scegliere il compressore in base all’attrezzatura: La formula Matematica
Facciamo un esempio pratico e ipotizziamo che lo strumento che consuma più aria nel nostro laboratorio sia una pistola per verniciare.
Mettiamo insieme tutti i dati ottenuti finora, come si faceva nei problemi di matematica a scuola:
Aria consumata dalla pistola: 280 lt/min
Aria resa dal compressore: 70%
Resa effettiva: 280 X 0,7= 400 lt/min
Utilizzo del compressore al 60%: 400/0,6=666,6 lt/min
Quindi, per lavorare con la mia pistola ad aria compressa, ho bisogno di un compressore che abbia 666,6 lt/min di aria aspirata!
Questa è vera e propria matematica applicata al fai da te.
Applica questa formula alle tue attrezzature e potrai scegliere il compressore perfetto per te che vi durerà per sempre perché sai già come usarlo nel modo corretto.
Questo ovviamente è collegato anche alla qualità del compressore.
Ringrazio i tecnici ABAC per avermi fornito le informazioni di questa formula matematica indispensabile.
Tu hai già un compressore? Come l’hai scelto?
Scrivimelo nei commenti.
4 Comments
Ottimo
Ciao Mattley
Credo che nella formula per la scelta del compressore ci sia un errore…
Nella formula della resa effettiva probabilmente il segno è un “diviso” e non un “per” e il risultato corretto è 400.
In poche parole la portata occorrente dovrebbe essere data da
portata massima x resa
Quindi se vogliamo conoscere la portata del compressore questo scaturisce dalla formula inversa
280=portata x 0,7
Ossia
Portata=280:0,7=400
Corretto?
Ha scritto x ma ha fatto :
280:0,7=400
Quindi in sostanza per sapere la resa basterà usare il 42% (70% x 60%). Domanda, il 60/40 vale per i lubrificati o per gli oil-free? Poi stavo guardando il compressore verticale parkside che aspira 240 L/m e ne rende 70L/min a 7 bar. Il 30% altro che 70….. e poi c’è modo di sapere come aumenta la resa riducendo la pressione di utilizzo? Grazie mille