Capire come pulire un saldatore elettrico a stagno è indispensabile per portare a termine il tuo lavoro. Hai deciso di investire nel lavoro fai da te, nell’elettronica. Vuoi migliorare ciò che fai come hobby quindi hai bisogno di usare questo strumento indispensabile per unire fili, per lavorare con brasature dolci sui contatti elettrici.
Il saldatore elettrico funziona così, non è difficile imparare la tecnica: lo riscaldi, lo avvicini alla lega metallica che deve essere fusa per unire i due elementi di ottone o rame.
Esistono diversi strumenti di questo tipo ma il funzionamento è più o meno simile, quindi si manifesta un problema: come pulire la punta del saldatore senza rovinarla?
Tecnica per pulire la punta
Il modo migliore per pulire una punta: far scaldare questo strumento portandolo alla temperatura di esercizio, poi bisogna passarla su una spugnetta umida per eliminare lo strato superficiale di sporco. Esistono dei modelli specifici per pulire l’ossido dalla superficie della punta senza danni, rimuovere i residui di saldatura.
Come pulire un saldatore elettrico a stagno? Per eliminare i residui puoi sfruttare le maglie di una retina di metallo, la classica paglietta per pulizia punte saldatrice. Spesso il saldatore non funziona al meglio proprio perché si accumula troppo materiale sulla punta e bisogna usare questo strumento con costanza insieme alla spugnetta.
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Un metodo vale l’altro?
Pulire la punta del saldatore e fare una buona manutenzione vuol dire prolungare la vita di questo elemento e garantire un’operazione di qualità. Una punta sporca salda male.
In molti pensano di usare quelle che si usano anche in cucina per pulire le pentole ma c’è una regola da rispettare in questi casi: meglio usare l’attrezzatura pensata per ottenere il miglior risultato possibile. Il motivo è semplice: l’attrezzatura per pulire la punta di un saldatore elettrico costa poco e garantisce massima durata a questo elemento.
Postazioni di pulizia punta
Una delle soluzioni migliori per pulire la punta del saldatore ed evitare che si rovini: usare gli strumenti specifici. Ad esempio puoi acquistare una stazione per saldatura che consente di posizionare bene questo strumento e poi permette di pulire la punta.
Ma lo fai con i materiali adeguati. Questo modello di stazione saldante Vastar, oltre a offrire diversi tool per scopi differenti come le punte e la pistola dissaldante, presenta uno spazio per le spugnette e la maglia metallica della paglietta per pulizia delle punte.
Come non pulire la punta
In primo luogo c’è il problema della spugnetta: va bene una qualsiasi? No, deve essere un materiale adeguato e non sintetico. Perché in caso differente potrebbe fondere.
Invece quelle specifiche per il lavoro di saldatura resistono alle alte temperature e hanno una grande capacità di espansione una volta imbevute. Poi ci sono tecniche che possono rovinare la punta: questo elemento è formato in rame per garantire conduzione del calore, mentre il rivestimento è in ferro che non ha la stessa qualità.
Lo spessore deve essere studiato in modo da garantire il funzionamento del saldatore e un metodo di pulizia inadeguato può usurare questo strato e lasciare scoperto il rame. Questo avviene, ad esempio, quando si usano strumenti e metodi per consumare come carta vetrata e le lime. Usa solo ciò che pulisce e non quello che rovina.
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Come tratti la punta del saldatore?
Spero bene perché questo è l’elemento che fa la differenza quando decidi di lavorare bene con l’elettronica. C’è da aggiungere un punto: la qualità della punta è fondamentale per determinare le operazioni di pulizia. Un modello di scarsa caratura potrà essere anche pulita ma si rovinerà comunque velocemente. Mentre un prodotto di qualità dura nel tempo. Soprattutto se usi tecniche e strumenti giusti. Tu come ti muovi?
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